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Tensione tra israeliani e palestinesi. Morto un soldato e un ragazzo di appena 15 anni

  • nicoscopelliti
  • 13 mag 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Un soldato israeliano della Brigata Golani è rimasto ucciso in Cisgiordania durante una operazione condotta nel villaggio di Yabed (Jenin). Lo ha reso noto il portavoce militare secondo cui il militare è stato colpito alla testa da una grossa pietra, scagliata dall'alto. Il soldato, ha aggiunto la radio militare, è deceduto mentre veniva trasportato in ospedale. Secondo fonti locali in precedenza a Yabed i militari avevano arrestato quattro ricercati palestinesi.

Anche un adolescente palestinese è rimasto ucciso la scorsa notte ad al-Fawar (presso Hebron, Cisgiordania) durante scontri con soldati israeliani impegnati in una retata. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa secondo cui il ragazzo - Zaid Fadel Qaysia - aveva 15 anni ed è stato colpito da un proiettile alla testa. Altri quattro palestinesi, riporta ancora la Wafa, sono rimasti feriti dal fuoco delle forze israeliane.

Sale dunque la tensione tra israeliani e palestinesi. Nelle prossime ore è previsto l’arrivo a Gerusalemme del segretario di Stato Mike Pompeo per testimoniare, con la sua presenza, l'interesse che l’Amministrazione Trump attribuisce alla costituzione, domani, del nuovo governo israeliano fondato sull’alleanza tra il leader della destra Benyamin Netanyahu e il suo fresco alleato, il centrista Benny Gantz. Non è un caso che il giuramento dell’esecutivo, di cui Netanyahu sarà premier per i primi 18 mesi, avvenga nel 72esimo anniversario dalla proclamazione di Israele. La scelta simboleggia un nuovo capitolo della storia del paese, l’annessione unilaterale di una larga fetta di Cisgiordania palestinese a Israele destinata a rappresentare l’eredità politica di Netanyahu.

L’Unione Europea ripete che «l’annessione non è in linea con il diritto internazionale» e i ministri degli esteri europei ne discuteranno alla riunione di venerdì. Secondo indiscrezioni alcuni paesi europei vorrebbero minacciare subito l’adozione di sanzioni contro Israele per impedire che Netanyahu muova i suoi passi.


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