È scontro tra Regione e M5S
- nicoscopelliti
- 12 mag 2020
- Tempo di lettura: 3 min
È polemica tra l’assessore all’Ambiente della Regione Veneto e il Movimento 5 Stelle. Sotto accusa la gestione delle Case di riposo durante la pandemia del Codiv-19.
«Nella gestione sanitaria delle case di riposo per anziani sono stati commessi gravi errori, non tornano i conti neppure sul numero dei morti che secondo l'Istat sarebbero il doppio di quanto dichiarato. Siccome Zaia si rifiuta di venire a riferire in Consiglio, ben venga l'istituzione di una Commissione d'inchiesta che velocemente sia in grado di dare risposte ai parenti delle vittime e ai tanti cittadini che si chiedono perché molte di queste strutture siano state lasciate al loro destino», ha detto Enrico Cappelletti, candidato presidente dei 5 Stelle alla Regione. Ed ancora: «Il Presidente Luca Zaia ormai è un libro aperto: quando si trova davanti a un tema scivoloso, perde il controllo e pronuncia frasi sconsiderate. In merito alla commissione d’Inchiesta per fare luce sulla strage da Covid all’interno delle Residenze Sanitarie Assistenziali, da noi chiesta con forza, il Governatore si dice d’accordo, ma intima al Movimento 5 Stelle di non ‘creare intralci’» hanno detto i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, Manuel Brusco, Simone Scarabel ed Erika Baldin, per i quali «già la cosa sarebbe ridicola in sé, visto che siamo noi gli unici dell’Opposizione a chiedere la commissione a gran voce, ma Zaia in questo modo si tira la classica zappa sui piedi, citando come esempio la vicenda Pfas. Il Presidente, la stampa e i veneti sanno infatti benissimo che sull’avvelenamento da Pfas il Movimento 5 Stelle Veneto si è battuto e si batte per la verità assoluta. Insieme ai comitati sul territorio, abbiamo svelato un vero e proprio disastro ambientale e sanitario, altro che intralci!».
Pronta la risposta della Regione: «Semplicemente incredibili». Con queste parole, l’assessore all’Ambiente e Protezione Civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, definisce le affermazioni del M5S che polemizza con il Presidente della Regione, Luca Zaia, riguardo al tema della commissione d'inchiesta del Consiglio regionale sulle Rsa. «In merito – attacca Bottacin - il presidente ha chiaramente detto che ben venga la commissione, a patto, e questo è sacrosanto, che non rallenti il lavoro in atto da parte della Magistratura». «Se non fosse che ci troviamo di fronte a una vera e propria tragedia – incalza Bottacin - le affermazioni dei consiglieri regionali pentastellati farebbero ridere. A loro, che goffamente tentano di evidenziare un presunto interessamento alla questione Pfas – aggiunge l’Assessore - ricordo che dopo ben 711 giorni che occupano il Ministero dell'ambiente, non sono ancora riusciti a definire nemmeno i limiti di legge per queste sostanze, cosa che invece ha fatto la Regione che vorrebbero attaccare, esponendosi a 43 ricorsi proprio in virtù del fatto che manca la norma statale». Ed ancora: «Che dire poi – prosegue Bottacin - dell'affermazione in cui affermano testualmente che sarebbero loro ad aver svelato un vero disastro ambientale. A questi signori va ricordato per l'ennesima volta che la questione, segnalata alle Regioni nel maggio del 2013 dal Governo, ha avuto come esito che solo la Regione Veneto si è mossa immediatamente, individuando la fonte primaria dell'inquinamento e denunciando il fatto alla procura a inizio luglio del 2013. Non i 5 stelle – tiene a precisare Bottacin - ma la Regione Veneto, attraverso il suo braccio operativo Arpav. Un bagno di verità – secondo l’assessore - a questa gente non farebbe male. Sul fatto poi che continuino a citare i 7000 carotaggi proposti dalla Regione, vorrei ricordare che a seguito del fallimento della Miteni è stato un Tribunale della Repubblica ad assegnare con regolare asta pubblica l'area a un soggetto ben preciso, che ha il compito di procedere con la bonifica. Vorrebbero che la Regione passasse sopra alle disposizioni dei Tribunali? Noi rispettiamo il lavoro della magistratura e collaboriamo con essa. Noi».

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